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Pensando l'Arte

guardo la foto di Andy Warhol nella mia stanza-
Andy Warhol, un uomo che sapeva il fatto suo-
e penso che nell'Arte, in qualunque tipo di Arte,
che sia fatta di parole o di pennellate o di manualità
ciò che conta veramente sia il fiuto nascosto
per la nuda e altrimenti irraggiungibile Verità.
l'artista sfida la gravità del comprensibile,
è questo che fa, nuota in un oceano gravitazionale parallelo,
fatto di intuizioni e immagini e ritmo e bellezza,
dove l'ordinarietà si piega al volere di un modello superiore.
in fondo Warhol riproduceva solo semplici lattine di pomodoro
e Bukowski parlava delle corse dei cavalli
e Chopin metteva insieme piccole note dal suono banale;
questi uomini hanno sfiorato il Miracolo,
questi uomini hanno fatto sì che il quotidiano diventasse una giostra sorprendente,
che la tremula parola, il tiepido colore, il misero suono
diventassero accessi alla Gloria Divina del Meraviglioso,
qui, adesso, in questa stronza stanza baciata dal sole
mentre guardo la foto di quel genio di Pittsburgh
ascoltando Chopin celebrarci col suo Notturno.
dacci dentro Federico, illumina
la storia di questa mattinata senza senso,
questo sarà un giorno bellissimo,
mentre la Poesia si piega
al celere
bruciare
della Musica.

 

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1 recensioni:

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  • vincent corbo il 26/08/2016 07:56
    Condivido tutto, anche l'impostazione squinternata dei versi. Applausi.

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