Osservo
calve bambole svestite
poggiate sulla panca
di un triste e logoro castagno.
Seduto
sul vecchio dondolo di legno
pregno di ormai
dimenticate estati.
Guardo le stanche tegole di coccio
scotte ora dal sole ora dal tempo
e quel comignolo di pietra
che ha smesso da un bel pezzo
di fumare.
Ammiro come resti di una storia
che mendica momenti ormai sperduti
tra i ciottoli di quel mesto selciato.
E penso...
a quanta vita trascinata a stento
da anni camuffati non per scelta
dal poco o nulla che sfamava i giorni
ma sazi di beltà per la speranza
che elargiva allor la giovinezza.
E fu un inganno che svelai con le stagioni
giocando con i miei anni a rimpiantino