Sentire l'acqua come polvere
e la polvere come acqua
abbastanza da sapere di volerne ancora
ma a stento da assuefarci completamente.
Perché non c'è secondo che passa,
senza che... io! mi costringa, inutilmente, a vivere...
e sopravvivo sopra una linea,
tra il trattenere l'aria
e il costringermi a respirare.
Per ogni disperazione, c'è una speranza...
E vorrei bruciare via,
queste mie ferite,
come fossero fogli,
posati sulla mia pelle,
Ma è una corsa contro il tempo,
ne rallenta le distanze.
È passato,
il tempo del futuro,
è scattata l'ora.
Io brucio.
Lacera la pelle ed estingue i bordi.
Eppure, impresse in me,
non svaniscono nell'aria.
E questi inesistenti,
sono solo attimi, momenti immortali...
A volte si susseguono rapidamente,
altre invece, sono solo effimeri come l'evanescenza.
Hanno preso il sopravvento,
offuscando tutto il resto,
impossessati del mio corpo,
si sono abrogati il diritto
di scegliere per il mio cuore,
Se solo la terra non fosse così lontana dall'aria.
Inciampare e cadere,
non farebbero più, tanta paura,
non causerebbero più tanto dolore,
avrebbero ancora una parvenza,
tanto simile al volo
Sconfitti da gocce d'acqua
Noi torniamo polvere.