Aghi di Pino dispersi
portati, complice il vento, sotto a una Quercia
in una piana deserta popolata di ombre
Mentre il giorno moriva e i rami ricurvi stillavano ancora
appoggiò la sua mano alla corteccia dolente
carezzandola lieve e consolandone il pianto
-Più non soffrire tesoro... manca poco oramai-
Splendeva alta nel cielo illuminando il sentiero
dolce compagna della notte fatale
quando dell'amata compagna
con le sue
intrecciò le radici
... e sotterraneo l'amore
struggeva la fine del divino decreto
per il quale furono Pino la bella Antilea,
Quercia il forte Virilio:
cent'anni, o di più, le chiome lontane
di tronco le gambe, di rami le braccia...