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Forse

forse adesso in un Bar segnato dal dolore delle pareti
un uomo sta elencando i suoi fallimenti
mentre paga l'ultima birra al temibile barista;
forse io ho avuto delle possibilità
quando la statua di Cristo era solo un gingillo marmoreo
accatastato su tutte le cose da conoscere,
sul vero dolore ancora da sperimentare;
forse la vita è uguale per tutti
e se il povero trema anche il governatore ha
conosciuto l'assillo del desiderio
e il silenzio del cielo e la furia di quel silenzio.
e le verità sono sottoboschi mutabili,
io accendo una sigaretta viziata -
Dio è l'enigma, il terrore, la speranza -
ma questa vaga immagine di libertà
aleggia nelle case di notte
quando il rumore stridulo dell'inferriata
s'insinua nelle teste e non ci lascia dormire,
io cammino in spazi angusti, piccoli, delimitati dai miei occhi
e forse niente è reale,
forse lo sguardo si ferma dove la luce comincia.
ma io non so se il mio pensiero è assurdo
come tutte le cose che non abbiamo compreso,
non so davvero se questa immagine piovigginosa
nasconda il miracolo, mentre ci rapisce gli occhi
e credo che non penserò più allo spazio, alle stelle che bruciano,
adesso che la polvere della vecchiezza si è posata sui miei mobili.
la morte è qui. la sento.

 

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2 recensioni:

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  • Gianni Spadavecchia il 15/11/2016 10:58
    La vita dà tanti forse e poche certezze, che FORSE dobbiamo saper trovare noi.
    Bella.
  • frivolous b. il 15/11/2016 10:31
    Ogni singola parola è così accuratamente scelta, levigata... non smetterò mai di dirtelo: sei stupendamente bravo!

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