cosa c'è che non va?
cosa c'è oltre al profumo
della biancheria intima di Marzia
ed a una sonata di Johan Julius Sibelius?
voglio dire, cosa c'è che va?
il territorio è straziante
come una lama di rasoio
sporca di sangue,
dimentica le ballerine,
dimentica Martin Luther,
Mahatma, Jesus,
Francesco picchiato
da una banda affamata
di ragazzini rossi.
le rose sono sterili.
il dolore è un silenzio
da cavalcare a tutte le ore.
sopratutto un silenzio.
ma a volte c'è una musica nuova,
quando le rose non piangono
e le ballerine intrecciano le gambe
agitando i giovani piedi
contro la folle melodia del mattino.
questo accade, a volte, dentro,
ma è raro,
e quel raro abbozzo di felicità
sembra piuttosto una presa in giro.
cosa c'è che va?
ora solo i gufi vivono nella notte
e lo scarico del gabinetto
perde una brillantinante secrezione;
questo grondar mi assale,
possiamo, dico io,
continuare ancora,
quando l'unica possibilità
è riparare i guasti
o, peggio, morire per una ferita?