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Ascensione

Di notte l'immobile parete
stellare,
pensando col cuore e
l'anima e il tremore,
pensando con occhi allineati
ai muti pianeti vaganti
in equilibrio sull'asse
ordinati, affinando confidenza e
vicinanza con i satelliti compagni,
non sono, oh Nitr, come l'uomo che cade e
cade, e che cadendo
si decade, scrollandosi l'oro
di torri di certezze,
d'alloro scrollandosi ricolme
le teste sparse a vaghezze.
È come l'intensa e breve scossa, in un sogno,
un salto in basso dal grattacielo
della vera Conoscenza e Sapere,
e nessun impedimento,
alla forza che m'attrae giù alla terra,
voltosi il cuore all'ascensione.
È come sussurro e tremore
l'incontro d'occhi gravi e
questa tempesta che tutti i miei corpi
scuote, all'onda estranea
d'un vento naturale
che non si conosce più
e più non si riconosce
la stagione dell'anno,
e ch'io trapasso leggera
come fossi puro corpo astrale
dal tempo e dallo spazio fuoriuscito,
e del limite nulla più.
È come sussulto e tremore,
passeggio oscillando all'alto,
pensando l'Ascensione,
e sento quest'impeto, senza te.
Come Goethe ai giovani dolori,
come tutte le anime più belle
ai sinceri amori;
anch'io scrivo:
Ich habe Sehnsucht nach Dir.
Io sento quest'impulso, senza te,
che m'accelera il cuore e sobbalza
il terreno, accorgendomi del suolo
in protesta.
Io sento questo impeto, senza te,
che di tutti brucia il senno fittizio,
ed emerge l'infittita paranoia e
l'esaltazione d'un trauma,

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 23/12/2016 22:34
    un poema... lodevole, l'impegno

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