Non fuggo - e l'insulto mi raggiunge
mi colpisce e m'imprigiona.
Dibattersi è crudeltà vana - non fa che male aggiunto.
L'astuzia del momento invece fugge
e non lascia tracce.
La solitudine combatte contro il vespro.
Sento il peso della sera e della pioggia
e vedo solo terra male illuminata e nera.
Lucida e piatta consistenza della volontà di partire.
Ma da qui non si parte - non si vola via
e non si ha diritto al desiderio.
Il tempo scorre nelle viscere - e n'esce, intatto.
Se mi riesce il sorriso è solo perché
posseggo un memorare che capovolge il difetto.
Implorare è difficile ufficio - che occorre praticare.