Ed ecco lo scaffale pieno zeppo
Di quel fogliame anche sì detto manuali
La matematica del pazzo è acculturarsi
È darci dentro leggendo libri e giornali.
Poi c'è salinas che richiama
A un architettura della forma in perfezione
Ma dimmi un po' è proprio necessario
Questo scervellamento, dei neuroni l'accelerazione.
Certo che noi ci sentiamo poeti
E abbiamo bisogno di espandere il glossario
Ma la sacra ignoranza, il desa da copertino
Che levitava ciecamente, temerario,
è forse vero che lenisca la vita?
Che tutto non potrai mai sapere
In questa sfilza infinita
Di domande che seguono l'una all'altra
Non sono un socratico e rinnego
È forse cieca vanagloria o incontenibilità dell'ego?