Chissà se raccogliendo povere cose,
riusciremo a vestire ignudi pensieri?
Certo per il Vate sono parole sgarbate
quelle che urla l'ignota passante,
quella che s'accorge di essere stata derubata,
derubata su un treno senza meta
oppure la meta ce l'ha, ma è sempre a metà
tra il sole e la pioggia anche in mezzo a una spiaggia.
Ecco di solito la gente fa sempre lo stesso percorso,
venti, trenta, quarant'anni di alzate mattutine
di occhi stropicciati, di piedi e ossa doloranti.
Poi ci sono le vacanze!
Viaggi senza meta o fatti a metà,
briciole di pane innaturale ma reale,
perché senza uno stipendio si fa la fame.
E noi che volevamo pane caldo ogni giorno!
Pane caldo con cioccolata o marmellata,
no sta roba gelata,
trafugata per caso in una notte stellata.