mi rigiravo nel letto pensando alle passate
nottate, sbattuto qui e lì da mille pensieri.
il caldo fruscio delle coperte accompagnava ogni mio movimento,
abbracciandomi e cullandomi ad ogni respiro.
Lo sguardo perso nelle tenebre della stanza vedeva nel notturno mille colori e sfumature, diverse qualità di quel lugubre mantello che tutto avvolgeva, tracciare contorni mostruosi di strane creature. Mani tenebrose punzecchiavano, al mio contorcermi, ogni angolo di quel sogno strano e, silenziosa, una lunga cascata d'angoscia levigava scrosciante le mie certezze.