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Napoli

Ho bisogno solo di immergermi
nuovamente
In questa sognante e inusitata
bellezza,
in questo ingenuo e infangato
Parnaso
in questo incessante e famelico
brusio
di voci spezzate
sprofondando lentamente
nelle viscere
di questo dolce e fecondo
grembo,
riscoprendo così
il caldo contatto
con le mie radici.

Terra d'aspri e amari
conflitti,
fragili e cocenti
delusioni
languide e improvvide
carezze
soavi e irresistibili
tentazioni.

Effimera Sirena
incantatrice,
rubi
sospiri e desideri
soffochi sogni
susciti speranze
afferri e confondi.

Ignobile Cariddi
Travolgi nel tuo vortice
Minute navi
Di naviganti disperati.
Strappi, streghi, stritoli.
L'eco di antiche
Maledizioni
si infrange
sulle tue bianche
scogliere
urla dilanianti
straziano i tuoi silenzi.

Ma il mare
Con la sua eterna e immota
Quiete
Avvolge quest'inferno
Di dolore
e deposita ai tuoi piedi
i resti di questa
superba e sublime
Regina.

 

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