A mezzanotte,
il silenzio ha dodici tocchi,
fuori dalla porta,
la pioggia oscilla forte
e, un tanto, breve il vento
alla mia finestra siede.
La Tv coglie corpi uggiosi,
qualche voce, applausi confusi.
Gli uomini, inutili secondi,
sono stretti tra pochi giovani,
si ripetono film senza soldi.
Nascono bizzarre illusioni
che il borghese ignora,
si cuoce in ipertensione
l'animale che fugge ridendo,
l'umile che si stende sul letto.
Mentre s'adombra di nero,
le cimici masticano i muri
e il caldo mi perde fino all'aba.