Ho scavalcato questa pagina vuota che,
anche senza versi,
rimbombava nella mia testa caotica.
Questo è uno di quei rari casi in cui
una totale assenza
provoca più rumore di tutto il resto.
Infatti queste parole pesano come macigni,
ma è una poesia viscerale
dalla quale non potevo più fuggire.
Non mi preoccupa non sapere
quando smetterò di pensare a ciò,
ma mi spaventa non conoscere le conseguenze.
Se non potrò chiudere questo capitolo
e scrivere la parola fine a modo mio,
non sarò capace di andare avanti.
Adesso ho imparato che le assenze
sono sempre un po' più presenti,
perchè si portano dietro una parte di me.