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Come cantò il dolor Anite

Non solo nei bimbi il dolor forte
che a lacrimare porta come cantò
un dì la poetessa Anite diTegea:
Ad una cavalletta, usignolo dei solchi,
e ad una cicala, ospite delle querce,
tomba comune eresse Miro bambina;
e infantili lacrime pianse, ché l'Ade
cattivo fuggì con i suoi due balocchi."
ma pur a me già canuto e vecchio
al dipartir per crudel e letal morbi
chi tra fusa scherzi giochi carezze
portò alla vista gioia e al cuor letizia
per pochi a anni tanti del viver mio
come nel tempo accadde per Rufus
Virgola la piccola Peonia quel gatto
dal nome sconosciuto e infin da ieri
poi per Briscola a me cara gattina

 

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