Eravamo bambini a quei tempi.
Ed i tempi erano quelli delle cascine,
del lavoro nei campi, e dei solchi
tracciati con le vanghe trainate dai buoi.
Le sere erano lunghe, silenziose, colme di quiete,
mentre l'aria portava il profumo dell'erba, del fieno,
e quello di sterco ammucchiato per farne concimi.
E noi eravamo là, in terra seduti, scalzi, sudati,
con i sorrisi negli occhi ad inventarci semplici giochi,
con i brufoli a puntellare le gote i maschietti,
e le treccine legate coi fiocchi le smorfiose bambine.
Le mamme e le nonne, sedute alle soglie,
raccontavanola vita dei giorni:
di quello che sposa, del bimbo che è nato,
di quel vecchio che è morto, che Dio l'abbia in pace.
Eravamo bambini, ed ora molti son padri, molte son madri,
molti son nonni, e molti ci hanno lasciati.
Ma nei ricordi, siamo ancora tutti presenti in quelle cascine.
Siamo in terra seduti, scalzi, sudati, con i sorrisi negli occhi
ad inventaarci semplici giochi.
Mentre le mamme e le nonne, si raccontano ancora le solite storie.