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Il vento della passione

Alla partenza!
occhi scuri, neri
su terre di confine,
si vede la gente a Messina.

prigionieri,
quando non sono mai soli
neanche nelle stanze più vuote.

Giostre dell'universo,
abbiamo una grande sorella qui,
sguardo severo
tra i bicchieri di vodka e i vini più rossi.

L'angoscia del non riuscire mai,
sprecare il mio tempo e andare su su su,
fino all'idea di sprecare,
sentire,
che è il tempo a sprecare su me e andare
giù, giù, giù.

Poi fino al tramonto dell'ultima alba, ripetersi.

Scatola che racchiude il sordo finire sfranti,
calcio e minerali dentro a una fossa o sparsi sull'acque per non tornare mai.

L'assenza crea fantasmi, piercing che cadono,
feticci dell'improvviso sparirsi.

Qualcosa non ricordo o qualcosa non quadra:

una cosa sola e tante cose,
isolata cresce,
perchè è più al sicuro,
cosi per esistere,
altri,
altri in fiumi ghiacciati da prospettive diverse,
altri non io,
gli occhi di Dio.

Perdersi nei gesti di una donna,
che un tale ha litigato a casa,
che le supernove esplodono,
tutti a parlare del cane,
che guarda con la bocca aperta.

Soffia,
soffia e sgretola cose per poi aggregarsi ancora e ancora,
forme nuove ed altre ancora,
Vento di un nome che non chiama,
l'ansia del Tutto, angst, ogni cosa.

 

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