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Speranza che diventa luce

Speranza era il tuo nome,
speranza disperata
senza luce e senza forze.

Eri bella, Amal;
chi ha scarnificato
le tue ossa,
chi ha spento
il tuo sorriso
non ha potuto
cancellare la bellezza
del tuo viso.

Bastano i tuoi occhi
a seppellire la sporca
prepotenza di chi
ti ha uccisa;
bastano i tuoi occhi
senza più lacrime
ad inchiodare al muro
la follia della nostra umanità.

Il tuo corpo grida vendetta,
il tuo corpo è una ferita
aperta che non butta sangue
ma esplode nel cuore
di chi ha sangue nelle vene,
perché tu sei figlia,
figlia di una speranza
morta insieme a te.

Guardate le sue ossa,
voi potenti del mondo,
guardate la sua carne
consumata dall'inedia,
guardate il suo sorriso
spento dalla vostra crudeltà,
guardate i suoi occhi che
spaccano il muro dell'indifferenza.

Amal, speranza disarmata,
Amal, speranza dimenticata,
Amal, speranza che diventa luce,
illumina le menti di chi ammazza,
rischiara l'alba delle tante Amal
che muoiono di sete e fame
o sotto bombe di fuoco e fiamme,
dona i tuoi occhi a chi non vede,
dona il tuo corpo senza vita
a chi distrugge vite altrui.

Amal, lascia che io ti abbracci
come figlia, come un esile fiore
spezzato dal suo stelo,
come si può abbracciare
un albero che pianterà radici;
lascia che io pianga
insieme a chi ti amava
e accarezzava il tuo bel viso.

 

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