Il cielo è una sinfonia di sospiri
(aspetta! che è meglio non disturbare)
era tanto, eh? che non ti affacciavi alla finestra
con una lente, pronta a setacciare l'universo
a spillare le stelle coi sorrisi
il nostro mondo è piccolo piccolo piccolo
e loro sono grandi grandi...
Ma a chi importa se scrivo con le stelle dei vent'anni
i conti comunque tornano
alla fine tutti scenderemo dalle scale
e fra i denti stretti per il freddo
ognuno avrà le sue poesie
le scuole vuote a recitar la bibbia
quando anche i bambini saranno profeti
e quando i loro volti oscuri
finalmente macchiati di sole
noi torneremo a rivivere le lune
in un gesto di resa
le meraviglie di un'eclissi di miti
racchiusi nell'ironia di stanze
fra le ultime foto ricordo
appese all'universo
e solo allora l'uomo sarà stella
di epifanie giocate sull'asfalto
e riusciremo a piangere
con distratta indifferenza
le lacrime