Vivacchio
In un globo capovolto
Calco un terreno divelto
Vedo montagne cambiare forma
Raggi taglienti
Infilarsi in atmosfere assenti
Monoliti prendere vita
E scuotersi
Agitarsi
Sventolare
Vedo fissazioni
Invadere corpi
E diventarne padroni
Come cellule gioiose
Irate
Metastatiche.
Ed il fiume scarlatto
Che mi attraversa le viscere
è stato tormento e sorte.
Io vi annaspo
E non riesco
A cambiare frequenza
Annegherò
E sarà dolce
questa morte.