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Gli umani senza

Vi sono nudi e scalzi.
Senza sguardi senza sorrisi.
Piangono con gli occhi degli altri
cercando briciole di luce,
insieme le cavie di indifferenti.

Vi sono quelli che strisciano
nel uteri di domani.
Con i pianti inaspettati di lacrime secche.
Con urla aggrappata
sulle vie della partenza.
Cercata nel grembi delle acque stagnanti.
Cercata nel turbine dell'ignoto.
Nelle parole logore.
Nelle promesse di aria buona.
Di un pezzo di muro.
Di un pezzo di pace.

Vi sono non vedenti che non sentono.
Vi sono non parlanti,
che tacciono muti.

Vi sono invisibili
quelli che coprono il sole.
Spargendo i polveri di speranza dentro venti fuggenti.

Fanno male immagini annegate nel sogni mai svegliati.
Dove regna pratica familiare
spremuta in una storia di incompiuta felicità.
Dove terribile diventa fattibile.
Dove la sofferenza avvolge da lontano
incastrandosi nella nostra quotidianità.
Come il ceppo marcio
senza l'anima.

Vi sono... gli umani!

 

l'autore mugdin cehaic ha riportato queste note sull'opera

Una poesia dedicata al popolo di 80 milioni di profughi di tutto il mondo che in questi giorni combatte a due fronti. Contro la nostra indifferenza e d'altra parte la pandemia.


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