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Lamento d'una ragazza di strada

"non toccare i capelli
che a lungo ogni sera,
con tenerezza infinita,
un tempo trascorso
lentamente la mia madre accarezzò,

nella casa d'Inverno
dalla neve sepolta,
in cui prima che io muoia
ancora le mani voglio immergere,

laddove limpida e immensa scorre la Neva,
verso San Pietroburgo eroica e stupenda,

per lunghi anni
dal feroce assedio straziata
di feroci soldati
dalla divisa del colore dei lupi,

ove, nella bella stagione,
dai ghiacci libera,
la terra mia profuma...".

 

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