La fantasia è quel tramonto che più non vede il giorno
ma fantasticare fa sempre, mentre si adagia sulle labbra
che curano le cicatrici si sollevano ad ammirar le stelle
come esili pensieri, apparendo meno visibili
come quei piccolissimi insetti dentro la sera
ove si fermano ricordi, in fosse grandi
coperte bene, scavate dal cuore provato
felice di allontanarsi, da navi di scie
nella sabbia finissima e sassolini
trasparenti che distraggono
perfettamente, in occhi respirati
letti, dalle nubi