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Soggettiva

Mi domando se posso indugiare
Nelle stanze oblique
Del tuo castello di carte
Se mi osservi mentre tento
D'indossare una cattiva scusa
Perché non ci posso ballare.

Dire che amo i tuoi capelli non-blu
Un po' ora e un po' mai più.

Ogni espressione del tuo volto
sapere la soluzione
Da tutta la vita
Arrivarci subito o non arrivarci mai

Sapere di essere dove sei tu
Un po' ora e un po' mai più.

Amando la tua sorpresa che non ritornerà
Trovarti tra gli oggetti smarriti dove mi ero nascosto
Dicendoci senza saperlo che quello era il posto
Ciò che non deve seguire non ci seguirà

Ti ho amata di mille motivi che forse sai,
un po' adesso e un po' mai.

Parole se ne vanno
Rimangono appese immagini
E il suono della tua anima
Sotto le mie dita,
Rimane la scossa
Una sigaretta esaudita e tanti tanti anni in poco tempo

Tornerà su ciò che con forza abbiamo mandato giù?
Adesso lo so, domani non lo so più.

Abbandonati con me
Su un prato, tra scuse per ballare
E un motivo buono per tornare
In quel castello

Resterà soltanto un biglietto
In un buco di fianco al letto
Per sapere che siamo stati vicini
Poi lontanissimi
e non siamo sopravvissuti a un tempo ingiusto?

Qualcuno ci penserà felici.
Lo siamo stati,
felici e impulsivi



Noi che siamo vivi
Ora e mai più
Ora e mai più.

 

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