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Copia Sta Malattia
Che strana sta’
malattia...
Piace ai finti
Sazia anche i tonti
Ma che butta dai ponti (ma che isola nei monti)
gli uomini senza macchia
Ridotti in collisione……
In pura follia
Continueremo a buttar giù metafore
già scritte e pensate
Non riusciremo a crescere
più di una certa età
Guardandoci poi negli occhi
in tempo che oramai sarà passato
Ricordando e ripensi ora
“Ero Bambino,
in quel tempo non capivo”
Ma ora che sei vecchio
e sei lì li per scavar la tua fossa
fingi d’esser sordo
o di non capire
che la tua gioventù
se ne andata
e per quanto la rimpiangi
ora non c’è più
Cosa mi potrai insegnare?
Sicuramente ti posso dire
con tutto il mio dispiacere
che non voglio finire come te
Aspettando il mio giorno
Commiserando e soffrendo
Vieni con me,
dall’altra parte del fiume
per vedere s’eravamo pazzi o dei geni
se avevamo ragione o no
se siamo stati giusti o bastardi
se loro stando dall’altra parte
staranno molto meglio di noi
Guardandoli dall’alto
per vedere se le loro vite
sono state così piene
come andavano raccontando
Come diceva un mio caro amico mai conosciuto
“ I poeti che strane creature, ogni volta che parlano è una truffa.”
Castiga ma non illuderti
Il tuo potere è passeggero come il vento
(menn menn deukul dafa nirokn'gue law)
La tua forza emigra come le rondini
Nelle strade del cielo
Dove non esistono gli ordini….
Via e vai
La gente si muove di fretta
Corre e rincorre
Nessuno ti aspetta!
Muoviti!
Il treno passa
è già passato
Già stato spostato
Forse eri distratto?
Si crea il panico adesso….( attimo di un minuto di silenzio assoluto)
( Urlo) state calmi
voglio stare calmo
dovete stare calmi
mettete agitazione
Ei, stai per perdere il treno
Parte tra tre due uno……….
Perse per l’ennesima volta il suo treno
Il suo ultimo treno per il ritorno
L’utile del suo inconscio
Dobbiamo scegliere senza nessuna fretta
Tanto…….. nessuno ci aspetta.
Vedo brillare in lontananza una fiammella, PENSO SIA DIFFICILE AD OCCHIO NUDO VEDERLA, provate a spogliarvi del tutto, senza vergogna, siate puro e semplice. La vostra pelle a contatto col vento e l’umido.
Riuscite a vederla la fiammella, di fronte a voi,
è impossibile non vederla!
Mi vedo costretto a provocarle abbastanza dolore!
È così freddo e impassibile
che neanche la lama del mio coltello
potrà cambiarle l’umore.
Mi dite cos’è che tanto odiate?!
Volto coperto
Diede le spalle alla luce
Ferito l’orgoglio
Uccise il tempo
Dando un calcio all’orologio
Nel mentre si accorse
che qualcosa aveva perso..
“ Vacillo, non respiro, mi manca l’aria, il profumo del mio amore”
Presi per mano costui che è castigato
Guardai in faccia chi lo volle fustigato
Per la colpa di una vita irriverente
Che seguiva con il passo da innocente
Nessun giudizio a suo discapito
N’a lui come a nessun altro
Io amo la vita in libertà
Diceva l’uomo senza ritegno
Artefice di una singolare realtà
Lui che non aveva un cavallo e nessun regno………..
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- Bella poesia, molto reale e fonte di riflessione
- Riflessioni profonde... suoni, visioni di cose che passano... quasi tangibili.
Bella poesia, quasi amara, ma reale
Ada

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