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ESSENZA D'ANTICO

Tempi ormai remoti
tempi scivolati via
grazie all'uomo
e alla sua tecnologia.
Ricordi di foto
che raffigurano il passato
di vite vissute
in un'oasi di verde.
Sapore di antico
dove si respirava
aria pulita, dove
non esisteva ne
smog ne inquinamento.
Campi sempre verdi
dove i contadini
seminavano i frutti,
dove non esistevano
parcheggi e palazzi.
Tempi lontani,
distrutti da mani umane
che hanno realizzato
un futuro di macchine
sottraendo lavoro
alla povera gente.
Giorni futuri
in cui si rimpiangerà
l'essenza di antico
senza poter
ritornar indietro.
Noi prossimi
spettatori di un teatro
seduti in prima fila
assisteremo alla
distruzione della
nostra terra
senza muovere un dito.

 

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0 recensioni:

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18 commenti:

  • Anonimo il 19/10/2009 08:51
    ben scritta
  • Ivan il 18/12/2007 22:42
    ... bella, veramente. Tema di grande interesse trattato con coraggio.
  • Ugo Mastrogiovanni il 16/11/2007 22:51
    Tema molto attuale, ben trattato e condiviso.
  • Aedo il 14/11/2007 20:53
    Giuseppina, affronti nella poesia un tema difficile e si può essere fraintesi. Sono sicuro che non vuoi negare l'importanza della tecnologia, ma dire che deve mettersi a servizio dell'uomo, della sua irripetibilità e originalità. Non dobbiamo diventare schiavi delle tecnologie, ma neanche rifiutarle, bensì utilizzarle e filtrarle attraverso la creatività, prerogativa degli esseri umani e non di quelli automatizzati. Provare nostalgia, come fai tu, per un passato lontano è bello: non si può però tornare indietro, questa sensazione ci può servire per esercitare sempre una capacità critica. Noi dobbiamo andare sempre avanti, grazie anche alla tecnologia, ma soprattutto alla grandezza spirituale degli uomini.
    Ignazio
  • Mario Vecchione il 14/11/2007 19:41
    ottima poesia, brava...
  • Gabriella Salvatore il 14/11/2007 13:42
    ogni cosa ha il suo prezzo,è vero, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, Marco ha ragione a dire che anche il progresso va salvaguardato, altrimenti come dice Riccardo, saremmo costretti a disagi non indifferenti e a privarci di tante comodità che hanno migliorato la nostra vita. Ci vuole il senso della misura come in tutte le cose, l'equilibrio, purtroppo sembra che l'uomo non si ponga limiti, per questo continua a sfidare e a forzare la natura, che possiamo fare? Possiamo contribuire concretamente con piccole cose, rinunciando a prendere la macchina per brevi tragitti, liberarci dalle schiavitù dei cellulari (che non vuol dire gettarlo, ma usarlo solo quando serve), ce ne sarebbero di esempi. Ma come spesso accade anche i cosidetti "naturalisti" prendono posizioni solo politiche che vengono sempre strumentalizzate per fini ecnomici, ma non voglio dilungarmi oltre, il tuo Giuseppina era anche uno sfogo, giustamente
  • marco moresco il 14/11/2007 13:21
    condivido il sentimento nostalgico, una vera malattia per me, ma quando i paesaggi erano incontaminati molti facevano la fame, salviamo la natura, ma anche un po' di progresso...
  • Riccardo Brumana il 13/11/2007 22:30
    si tratta sempre di compromessi... una volta l'aria era più pulita e non c'erano tutti questi condomini, ma si girava in bicicletta e i genitori abitavano con i figli anche quando si sposavano, i fiumi erano più puliti, ma le signore lavavano a mano i panni con olio di gomito.
    purtroppo il bene della Terra è in opposizione con i nostri comodi... e noi abbiamo già scelto che priorità avere... poveri ipocriti ma che mondo stiamo lasciando alle nuove generazioni???
  • Michelangelo Cervellera il 13/11/2007 20:42
    Il "progresso non si ferma, sarebbe bello che cresca nel rispetto dell'ambiente e di tutte le vite, ma non sarà così, questo progresso è in mano a pochi che hanno sempre devastato e ucciso per i soldi per il potere. Dovremmo globalizzare la lotta contro questi portatori di morte.
    Michelangelo
  • sara rota il 13/11/2007 11:24
    Il passato non può tornare... certo è che alcune cose erano migliori prima, altre seppur poche migliori adesso. Sta a noi cambiare il futuro a nostro favore, guardando magari con un po' di amarezza al passato.
  • celeste il 12/11/2007 19:53
    Il rischio esiste ma non ci si può sottrarre al cambiamento.
    Anzi si notano già gli anticorpi. brava
  • Maria Gioia Benacquista il 12/11/2007 15:38
    Ancora esistono campi verdi... ma l'aria che respiriamo tutti sappiamo che non è pura. Poesia che rispecchia la triste realtà.
    L'uomo non si fermerà fino alla distruzione totale. Pessimista? Vorrei essere più fiduciosa, ma... Sarà capace l'uomo di risanare il mondo?
  • Gabriella Salvatore il 12/11/2007 14:42
    a volte ho la sensazione che l'uomo non si fermerà finchè tutto andrà perduto e che solo allora prenderà coscienza dello scempio compiuto, solo quando non gli resterà di ricominciare.
    Speriamo non sia così, complimenti per la poesia
  • Alessandro Cancian il 12/11/2007 11:26
    provo anche io la tua idignazione e paura di ciò che sarà il futuro per colpa nostra. Mi auguro solo che l'uomo (ma tutti siamo chimati in causa) come ha spesso dimostrato alla fine si scuota ed agisca invece che restare passivo spettatore di questa tragedia
  • Alessandro Cancian il 12/11/2007 11:26
    provo anche io la tua idignazione e paura di ciò che sarà il futuro per colpa nostra. Mi auguro solo che l'uomo (ma tutti siamo chimati in causa) come ha spesso dimostrato alla fine si scuota ed agisca invece che restare passivo spettatore di questa tragedia

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