I nostri sentieri sembrano labirinti
A loro ci affidiamo lasciando
paure per barattare incubi
Siamo anime senza meta,
anime sole, anime senza.
Viole oppresse da gelida brina.
Lei ci tiene per mano
cercando una luce
sinonimo di pace.
Si scioglie il ghiaccio
da mille candele
accese da un sorriso…
anche una lacrima nella sua
fragile vita, può essere felice.
Formano una luce adesso fioca
e arido sarà di più questo mio mare
se mai del tuo alimento
non mi potrò nutrire..
Sentimento o passione o un nome,
un orgasmo o forse la tua voce?
Cosa mi lega a te? cosa mi turba?
Cosa sarà questa fragile illusione?
Con te accattone essere voglio:
non un nebbioso sogno…
Ed ogni notte non si perderà…
Piacevole dolore stammi vicino.
scritta a quattro mani(dicembre 2004)
di cui due di
Francesca Vidili che volentieri
mi ha autorizzato a pubblicare.
A lei questa poesia è dedicata.