Nella notte d' inverno,
con lampi di passato che si accendono,
prendono luce immagini sfocate
e riemergono voci dal silenzio.
Soltanto un’eco,
nella stanza segreta dei ricordi
che rimangono lì senza far male.
Soltanto un raggio,
da uno spiraglio aperto.
Si illumina la scena
per un momento solo, e non ho il tempo
per lacrime e sorrisi.
Vorrei stanotte
che la tempesta entrasse senza freno
in quella stanza.
Forse mi ucciderebbe
con passioni infelici, ansie, paure,
con la rabbia e l’addio.
Forse mi salverebbe
con la calda emozione di un abbraccio,
con i cieli stellati, i lunghi viaggi,
un' isola di lava.
Tra raffiche di vento,
volerebbe di nuovo la speranza
dalla finestra aperta
della memoria.