Rossi capelli,
Di cervo gli occhi,
Logori abiti,
Dimora di bosco…
Nobile segno
Colpì le mie pupille
E tra le foglie e il ruscello
Sfiorò la mia pelle..
Bramosi baci,
Carezze tremanti
Sfamarono mani,
Dissetarono respiri..
Parole dolci,
Turbinanti i intrecci..
Passione e segni,
Inesplorati sensi..
Cuori impazziti,
Silenziose promesse…
Caldi abbracci di corpi dormienti…
…..
Villani bramavano occhi e capelli,
Sempre negati ai loro istinti,
Così ora brucio
Su fornace d’abete,
Col segno evidente del mio peccato,
D’aver ceduto a nobile dono,
D’aver una volta, davvero amato…