Nè più tenderò lo sguardo oltre
l' azzurro planare dei gabbiani,
dei densi fumi che chiudono
della marina l' ultimo orizzonte
ov' uomo eterna, l' arcano.
Mi basterà guardare il granchio
assiso sulla riva,
il sasso assiderato,
il lombrico nella crepa,
svolazzi radenti di locuste.
E più in là, sulla battigia,
il cannolicchio pesto
e scheletri di carpe,
pallide alternative al vivere
di questo mondo fatuo.