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ritratto di un amore in forma di ingenuo

avevo portato a cromare
la mia sveglia da collo
(io non porto cravatte),
io primitivo che viaggio solo
a sentimenti d’amore, ma
non si viaggia senza salvagente
e non immaginavo di annegare
nella mobile sabbia del tuo abbandono,
io che m’ero preparato una valigia
piena di etichette, raccattate in agenzie
per darmi l’aria del vissuto,
io che credevo bastasse amare
come una margherita il cielo,
mentre tu eri già inverno dentro
e senza una chiave per entrare in me…

 

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10 commenti:

  • sara rota il 30/11/2007 07:59
    La freddezza dell'inverno paragonata a questo amore che sembra non voler decollare. Molto commovente. Bravissimo. 9
  • Marco Vincenti il 29/11/2007 15:37
    malinconicamente bella nel descrivere l'ingenuità dell'uomo,,,
  • rexia argento il 28/11/2007 08:06
    molto beella
  • Anonimo il 27/11/2007 19:42
    Malinconico amore.
    Bella Mario
    Ciao
    Angelica
  • EKIPS _ il 27/11/2007 19:22
    Riflessioni profonde e malinconiche, il linguaggio è tuttavia piacevolissimo e diretto. Ben fatto!
    Un saluto!
  • tania tania il 27/11/2007 15:44
    "io che credevo bastasse amare".. che bella frase e quante volte avrei voluto urlarla!!! <mario è proprio bella! Complimenti!
  • VINCENZO ROCCIOLO il 27/11/2007 14:25
    Caro Mario, quello che descrivi in modo mirabile è una sofferenza che ho ancora dentro di me, ed è per questo che sento i tuoi versi come miei e vorrei impararli a memoria, tutti. Non avresti potuto dare versi migliori al mio stato d'animo.
    Grazie. Un abbraccio.
  • mariella mulas il 27/11/2007 13:43
    Bellissima, bellissima, bellissima. Meraviglioso, malinconico sentimento che ti porta a creare questi versi che prendono il cuore.

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