avevo portato a cromare
la mia sveglia da collo
(io non porto cravatte),
io primitivo che viaggio solo
a sentimenti d’amore, ma
non si viaggia senza salvagente
e non immaginavo di annegare
nella mobile sabbia del tuo abbandono,
io che m’ero preparato una valigia
piena di etichette, raccattate in agenzie
per darmi l’aria del vissuto,
io che credevo bastasse amare
come una margherita il cielo,
mentre tu eri già inverno dentro
e senza una chiave per entrare in me…