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L’ORTO DEI SOGNI

Ogni giorno mi hai vista passare
tra i pampini verdeggianti
e le fragili campanule,
dal colore del cielo al tramonto,
che, desiderose di fresca quiete,
si schiudevano a sera,
porgendo un gentile saluto alle rose vicine,
odorose e vermiglie, mai sazie di sole.
Ogni sera hai accolto i miei sospiri
e confortato i miei passi,
seguiti ognora dal mio gatto fedele,
muto compagno delle mie solitudini.
E seduta la' sul muretto
dietro la casa dal bianco sbiadito,
mi hai vista sognare i miei sogni.
Li conoscevi uno ad uno
e tutte conoscevi
le lacrime mie silenziose
che le tue zolle,
amorose mani di madre,
si aprivano a cogliere e celavano mute,
e, guerrieri senza paura,
i fichidindia, laggiù, in lunga siepe schierati,
proteggevano da sguardi sgraditi
il mio quieto vagare tra il verde.
Poi un giorno le mie trecce di bimba
si sciolsero in morbide ciocche
dai colori dorati dell’estate che muore.
E fu una fine d’estate,
orto amico - ricordi? -
che vide morire il passato.
La' , sotto il nespolo, in un triste falò,
coi diari e i quaderni di scuola,
bruciavo i ricordi
che non volevo portare con me.
Stavo muta, a guardare.
Avevo riso e pianto con te, orto amico,
ma ora piangevo soltanto.
Ti lasciavo, partivo lontano
e lasciavo la casa,
le cose più care,
la mamma, il fratello
che pur non volevano vedermi partire.
Bruciavo i ricordi più tristi
e al cuore regalavo speranze.

E un giorno tornai.
Non avevo più sogni.
E distrutte erano ormai le speranze.
E tu non c’eri più, verde orto!

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6 commenti:

  • Ada FIRINO il 16/02/2009 09:47
    Sì, Paloma, e questo resterà sempre nei miei ricordi, perché essi racchiudono una parte importante della mia vita.
  • Anonimo il 15/02/2009 18:30
    i giardini hanno un incantesimo che è difficile scordare
  • Ada FIRINO il 24/11/2008 11:34
    Grazie Rosarita, quell'orto era a me molto caro. Lì ho trascorso la mia infanzia e la mia adolescenza dai 7 ai 16 anni ed ogni zolla, ogni foglia d'albero conosceva il mio tormento ed ogni mia piccola o grande gioia, una parte importante della mia vita, dove, fanciulla, sognavo e speravo. Grazie del tuo gradito commento.
  • Rosarita De Martino il 22/11/2008 19:47
    Il miracolo della tua poesia sa fare rivivere nell'oggi l'orto felice di un tempo lontano. Con simpatia Rosarita
  • Ada FIRINO il 23/01/2008 15:12
    Hai ragione, Augusto, ma le parole, sofferte, mi sono uscite così e non ho voluto rimaneggiarla. Grazie, anche a me vengono sempre gli occhi lucidi a rileggerla.
  • augusto villa il 21/01/2008 15:34
    A volte, in questa poesia, tendi "proseggiare"... ma non più di quel tanto... Comunque mi è veramente piaciuta...(pelle d'oca ed occhi lucidi)... Bravissima Ada e grazie per l'intensa emozione!!!

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