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Bristol

Incipit

Questo è il tempo in cui guardo i cieli...(Pasolini, Diari 1943-1945, Pasolini tutte le poesie, Mondadori, pagina 610)

Il cielo trasparente ha un lieve segno sopra il mio capo... è solo un'ombra candida, una nube(idem pagina 612)


I

Cielo di Bristol:
una coltre
di stelle marine.

Mi tuffo nel mio passato
le nuvole di Creta
e il mare d'Irlanda
mi ritornano in mente.

II

In questo velo si attorcigliano
le ovattate nuvole
nell'orizzonte un gabbiano, solo,
plana sull'onda del vento
nella miriade di stelle argentate.

L'orsa maggiore. Da raggiungere.
La forza del mare veglia su di lui.

III

D'incanto, uno starnazzo mi risveglia
dalla mia ipnosi freudiana e fisso
incuriosita quella folla inglese impassibile.
È seduta su un tappeto d'erba umidiccio.
Pioviggina. Si ripara tra le braccia di un "raincoat".


IV
Migliaia di mongolfiere varipopinte attorno.
Sembrano delle ghirlande da decoro per una chiesa
protestante.
Lutero gioirebbe a vedere questo festival!
Un inno alla tradizione!
Nella notte fonda un brulichio di palloni fiammeggianti
danzano a ritmo della musica intonata.

V

La gente di Bristol sta mangiando
una super calorica "Jack Potatoes", "un hamburger"
ed alcune "French Fries".
Alcuni di loro si stanno dissetando con una pinta di birra
spumosa mentre bighellonano in mezzo alle
"smashing" attrative ed additano i colori sfumati dei "fireworks". In estasi.

Era un sogno di una notte di mezza estate.

 

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