Vagai per lungo tempo nel Camposanto;
tutt’intorno lastre di marmo dove bianco,
dove nero,
dove colorato
e fotografie sorridenti
quasi volessero parlare.
Vagavo lentamente
mentre il tempo veloce
se n’andava.
Arrivai da te,
piansi,
ebbi freddo e ti abbracciai,
ma il tuo marmo era più gelido delle mie mani.