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Caro Padre

Padre il non poterti più abbracciare...
qualche volta entro in un cimitero
una sensazione di triste pace mi assale
IO con circospezione e circumnavigazione
vago per le tombe
Alcune persone puliscono loculo dei cari
poi sostituiscono i fiori ormai appassiti
e pregano e piangono
ma tutto in silenzio
e prima di uscire, davanti a una lapide sconosciuta
ti parlo.
Ma tu non hai volto
a volte sei una piccola croce
a volte un monumento ricco, ma sempre
sofferenza e tristezza.
Padre la mia anima preferisce ricordarti
esile e ancorato a quella sedia
ma pur sempre gioioso e allegro;
e quando il mio dolore trasudava
tu mi rincuoravi dicendo:
<< vieni abbracciami e non aver paura,
davanti al Signore saremo tutti uguali e felici! >>

 

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