Ti vidi danzare!
Nel tuo vestito rosso
volavi.
Ape impazzita,
di fiore in fiore
tra polline e nettare.
Regina
di una festa di fine estate.
La brezza della sera,
nel cielo macchiato d'argento,
oasi magica.
Il respiro lieve del mare,
dal profumo afrodisiaco,
alibi
di noi
cuori adolescenti,
innocenti,
attenti,
allo scoccar del primo battito.
Scusa,
vuoi ballare?
Ti chiesi
con voce tremula.
E mille violini
intonarono
le melodie più dolci.
Accordi sublimi
e cantico di cuore
al posarti, leggera,
tra le mie braccia.
E fu
passione cocente!
Vive fiamme
arsero
ancestrali tabù.
Donammo all'altro
il meglio di noi.
Ingordi,
nello scoprire il sesso,
divenimmo
cacciatore e preda,
al tempo stesso
sgomenti
nel possesso.
Saziammo il grande amore.
E fu
violaceo
colpo di fulmine.