Scivola in visione
ricordo di sferici lumi
le gonne le caviglie le chincaglie.
Biascica tremulo passato
astio e torpore richiama il tuo seno
quando innumeri le ore
ferivano momenti di spuma
di cenacoli di decolté.
Amai pizzi
teneri ebani
di amido inguinale
turgori e anfratti di te
che in fotografia alludi
e dici
"che fai così
spaesato e lontano?"
"Vivo sorrido decado
sudo
ostinato
malato
l'aria graffio
ingrifato d'oblio
illudico".
______________________
dalla raccolta, Brezze di Brace, Crotone, CSA Editrice, 2008