Spingeva nel tuo corpo
un impeto di rabbia:
ero io, quello che parlava.
Lasciami scivolare nel tuo letto,
pensavo, e mi avvicinavo.
Ma tu non facevi neanche finta
e ti giravi dall'altra parte, del mondo.
Sono ancora in confusione, da allora
con le mie illusioni, con i miei sogni.