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Real metafore allegoriche da Baudelaire a Salvatore Quasimodo

Stiamo attraversando
Foreste di simboli viventi
Eclissi
Partite di calcio
Insetti anomali
È vero ragazzi
Qua a Milano
Ci sono zanzare
E siamo in febbraio

Ho un orsacchiotto
Sul mio comodino
Ieri notte l’ho sognato
Era un panino

Ma non era lui (non esso)
Ad essere impazzito
sono io
Rinchiuso in questa gabbia
D’incomprensioni oscure

Tirando su veloce maglietta
Melo mi mostra la pancia
non capivo
nel suo vitale
Si era incastrato
Il nostro dio

a l’anonimo
che non dormi di notte
pensando ai 200 euro
bancomattati
riaprì le sue ali
nel sorriso sbadato
di tenera anziana


Visite mediche

Si riducono in fretta quelle vecchie ferite
Se no fugge
Tutto l'interno sapere
Evade in raggio di luce
E subito torna
Rapida e profonda
L’oscura notte

 

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