Ci sono quei giorni,
dolci,
in cui sembra di potercela ancora fare,
ancora una volta,
giorni di quiete spalmata,
giorni di soli leggeri.
Giorni che profumano.
Poi finiscono
e ti accorgi che erano solo parentesi,
ingannevoli illusioni,
fugaci apparizioni di felicità
nel nauseabondo cassonetto della vita.
Giorni da respirare,
da gustare,
da buttar giù.
Adatti solo come ricordi,
in notti come questa,
in notti imbronciate,
quando ti vien voglia di arrivare,
finalmente,
alla parola fine.
È quasi giorno,
caffè e giornale,
basta scrivere,
caffè e giornale,
poi dormirò un po’.
Arriveranno altri giorni dolci,
in caso contrario,
beh,
sopravviveremo.