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Un diamante nero a Caterina
Dario mi parla
Di un’insegnante d’Italiano
A Santo Domingo
No.. non puoi essere tu
Sarebbe una gioia così preziosa
Da farmi crollare il mondo adosso
Ricordi
Di quel maledetto locale
ieri ho scritto gattina nera.. che strano
Dove ci siamo conosciuti
Ingannandoti
Ti avevano portato in Italia
Promettendoti di farti cantare e ballare
E invece dovevi spogliarti per dei porci
Come me
Ed io imbarazzato
Non guardavo i tuoi seni
Ma quelle due perle di pianto
Brillanti nei tuoi occhi
E poi amicizia
Spendevamo fiumi di champagne
Per starvi vicino
E poi Montecarlo
Un 14 rosso ci portò fortuna
Il mio stanzino piene di voi
Con Mimi di Madrid
Che imitava Charlot
Con un mio amico cantoniere cortese
Che per paura delle sue "avvance" ridendo fuggi
E poi quella folle corsa in macchina
A Parigi
Oltrepassando confini
Che non potevi passare
Lido champagne lo spettacolo che sognavi
E quella notte nello stesso letto fermasti la mia mano
Ed io ti rispettai
Nel viaggio di ritorno
Mi desti un bacio
sulla bocca
un’intesa fra noi
e quando alla frontiera
per paura di essere presa
tirasti fuori dalla tua minuscola borsetta
una Bibbia
quasi piansi
capii che avevo rischiato di profanare
qualcosa di sacro..
poi tu partisti più a Nord
in un altro locale
ed io a Sud
verso paradisi tropicali
con un rimpianto nel cuore
di non aver fatto di più
Quell’insegnante oggi
Spero che sei Tu
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- una storia di dolore e amore raccontata in ottimi versi. complimenti.
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