al'improviso scintillò
una nube di cristalli verdastri;
gli occhi suoi,
mirabili gemme di carbone,
seguirono con cupidigia
lo strano evolversi dello sciame smeraldo.
Era consapevole di esser sola,
nessuno le avrebbe creduto.
Avrebbero pensato ai suoi soliti sogni
ad occhi aperti.
Ma si beò di tanto splendore;
racchiuse nel sacco delle memorie
ciò che stava vedendo,
estasi inesprimibile,
certa che nei secoli,
non si sarebbe più ripetuto!