L’occhio giallo terrestre
Gufo ululante di notte
ai lupi selvaggi
L’altro azzurro celeste
Ammaliante sirena
Dove s'apre profondo l'Abisso
Pesci volanti
Si disputano eterni
un primato
Sul mio volto di fango
Sento il canto del gallo
Ho già freddo più caldo
Lacrima e sorriso
Acqua di fuoco
l'Acido perenne
Sfigura e scava le rapine d’Amore
Ed il mio sguardo quasi cieco ormai
Si rivolge a Voi
In un color verde turchese
Se mi darete uno schiaffo
Magici specchi di baci
Ve li renderò