Quando un segno si confonde
dentro la storia uniforme
che i fatti spiana e rinnova
cerco nell’orizzonte un nuovo regno
Torno sui tuoi silenzi
che fanno notte d’un giorno di sole
mentre le parole mai dette
hanno il marchio delle leggende
Sotto di me le strade
si svuotano di passi che nulla hanno cambiato
ed io mi chiedo a chi è servito
il brusio persistente e l’ombra inutile
Questo amore che vedo in ogni luogo
dilaga nel ricordo e in ogni cosa
conserva il gusto amaro del dolore
e nella lontananza si fa eterno
Mancherà il finale a sorpresa
Tu guarda, se puoi, là dove ti trovi
come sono cambiato in questo tempo
mentre la voglia di te non è mai morta.
Ora mi chiedo cosa abbiamo fatto
delle stagioni passate ad aspettare
del dolore accolto a braccia aperte
della brina sui vetri, dei giorni di sole
Osservando ciò che mi circonda
vedo il segno delle mie contraddizioni
e non capisco che cosa è andato storto
e chi dopo di noi farà gli stessi errori
o come mai sembrerà naturale ch’io sia morto.