username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

A TE

È un peccato
che tu non ci sia stato
il primo giorno di scuola
o quando mi serviva una parola,
alla prima partita di pallone
o davanti a una smorfia di dolore

È un peccato
che tu non ci sia stato
quando stavo crescendo
in mezzo a mille paure,
o solo per ascoltare
le mie nuove avventure

È un peccato
che tu non ci sia stato
alla prima sconfitta
o in mezzo a una rissa,
se son stato un po’ fesso
o quando era un successo

È un peccato
che tu non ci sia stato
alla festa del mio compleanno
o quando mi sono sposato,
poi negli anni a venire
o le volte che non riuscivo a dormire

È un peccato
che tu non ci sia stato,
ma anche questo
fa parte di un passato
crudele e irriverente
travestito da presente

È un peccato
che ti scriva
che il sogno di quegli anni
è ancora qui presente,
perché il vero peccato sarebbe stato…….
……. far finta di niente.

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

12 commenti:

  • Enrico Scarcella il 07/10/2010 08:30
    Bellissima poesia... ti faccio i miei complimenti
  • Anna Maria Russo il 10/11/2009 07:23
    peccato che non si possa tornare indietro... molto bella
  • Solo Aivlis il 12/06/2009 10:17
    Davvero bella... complimenti!!!
  • La Gala il 11/06/2009 14:48
    bellissima.
  • Giovanni Conti il 15/04/2009 17:40
    Molto bella, complimenti!
  • Anonimo il 15/04/2008 11:26
    ... risposto...
    (chiedo scusa)
    n
  • Anonimo il 15/04/2008 11:26
    Bellissima. Permettimi di farla "mia" cambiando gli ultimi due versi. Posso?
    ... perché il vero peccato è
    che ti ho sempre invitato
    e non mi hai mai risporto

    Ciao Maurizio! Quanto tempo non sono passata a leggerti.
    Scusami.
    Cerco di rimediare.
    nel
  • Anonimo il 11/04/2008 17:33
    Bella., anche me piace tornare indietro e trovarmi la mancanza del calore dei sentimenti delle persone che peccato non sono state dove e quando volevo io
  • Maria Gioia Benacquista il 11/04/2008 15:10
    È davvero triste crescere senza il suo sorriso, le sue carezze...
    È un peccato... ma a volte la realtà è molto pungente e dolorosa, che si accetta male anche a distanza di anni.
    Triste, bella e profonda.
    Un saluto,
    Maria G.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0