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imelda

Aveva il volto d'una vergine
quella donna
che scuoteva le lenzuola al vento,
infilandosi in tasca un pezzo di pane nero.
S'inginocchiava al sole
tra i gerani e le rose,
accarezzandoli con le mani gonfie
di dolore.
Sbuffava al cielo nelle mattine grigie
sperando di poter uscire ad ascoltare
le campane dei paesi lontani.
Nell'attesa dei figli
si specchiava nel verde del suo prato
cercando di nascondere il silenzio
tra un respiro e l'altro.
Aveva il sorriso d'una luna beata
quella donna
che chiudeva le porte a tarda sera,
temendo che il buio s'infilasse
nei suoi sogni.
Sapeva amare e non chiedeva nulla
in cambio,
solo un abbraccio.
E mentre ingoiava il fiato
per l'emozione
capiva quanto era unica per me
come nonna.

 

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4 commenti:

  • Anonimo il 28/01/2012 22:17
    Che bella, fatta di sensazioni e nostalgia e viene proprio da ingoiare il fiato senza espirare per non mandar via i ricordi. Complimenti!
  • Ugo Mastrogiovanni il 06/05/2008 14:00
    Alla seconda poesia che leggo di Michela Zanarella resto senza parole; posso affermare che i suoi sono versi che più rileggi e più affascinano.
  • suzana Kuqi il 24/04/2008 20:33
    molto bella
  • le fabbriche dismesse il 24/04/2008 19:36
    ... Quella donna mi ha rubato il fiato... bella!!
    5 stelle!!!!!

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