Che ne fai del Presepio
se la carne e il sangue dei fratelli
sono occhi rappresi di dolore
e si spinano ai rovi della vita...
Che ne fai della culla
se Rachele cresce figli beniamini
da vendere agli schiavi...
Che ne fai della nenia
se ogni suono è sillaba di guerra...
Svelami, adesso, il segreto che ti accende
e dammi la forza del tuo ravvedimento:
ch'io possa perdonati, uomo!