Quell’aprile
Non ci vide
Macinare strada ferrosa,
-Dilettanti esperti-
Né
Succhiare nettare di sogni
Da linfatiche insenature,
Da pesche e arance speziate
E vaporose forme
E ghirlande rigonfie di vento…
Sono l’attenta e conturbante audacia,
Col viola tra i capelli
E l’oro del miele di goccia
Tra le labbra
E seguo itinerari già intuiti,
Sfamati
E del profumo di rossi petali
Colmi ed inebriati…
Sono ancora io
A calcolare l’incalcolabile,
A tenere il conto e il segno
Nella giusta pagina e riga
Del foglio bianco
E sconosciuto….