La bambina
Guardò il cielo
Attraverso fitte strisce di foglie
Che si mossero al soffio del vento
Pronto,
Attento..
L’estate si pronunciò
Distratta,
Creando danze
Dalle strane forme
Tra le nuvole,
Senza meta…
La bambina
Si alzò
Dando un respiro
Al respiro ampio
Del bosco..
Udì un suono
Passarle accanto,
Senza toccarla,
Poiché non era
La sua Onda,
Ma risacca
E la sua antica eco…
Sistemò
Le ultime sue piccole
Cose,
Chiudendole in un fazzoletto
Col nodo piccolo
E stretto…
Guardò l’alba e il buio
Darsi il cambio,
Entrando
L’uno nell’altra,
Per pochi istanti,
Sfiorandosi
Nel sempre…
Raccolse nelle mani
Un po’ di terra,
La annusò,
Ne riconobbe l’umido profumo
E decise di portarla con sé
Per dissolverla
Nel suo universo d’acqua…
Nei suoi occhi
Si specchiò il lampo…
Il Richiamo
La colpì
In pieno petto,
Fermandola nell’Istante…
Nel Desiderio…
Imperitura ….