La mia follia la semino
Fra le dune ondose
agitate dal vento
non far male a nessuno
Mi sussurra una Sfinge rauca
Nella sua voce sibillina
Il deserto
Questo dolcissimo carnoso dattero
È predestinato
Ad una carovana di mercanti
I l’oro cammelli troveranno la strada
Germoglierà anche nella sabbia rovente
A palmeto lussuoso verdeggiante
In oasi vellutate volanti nell’azzurro
Una fonte umida gioiosa
Sgorga dagli occhi
dissolvendo il miraggio
In lacrime gocciolanti di Stupendo Sole
Mentre Ombreggia
Albeggia in sorrisi